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Superbonus 110% che cos’è, come funziona e quali lavori ci rientrano

Questo articolo parla di:efficiantamentoenergetico

Il Decreto Rilancio, trasformato in legge con l’approvazione del Senato il 16 luglio scorso, prevede un articolo dedicato al Superbonus al 110% per l’edilizia. Nel corso degli ultimi mesi sono state molte le modifiche e le discussioni sul tema, ma ecco cosa prevede la versione definitiva.


Che cos’è il Superbonus al 110%

Il Superbonus è definito dall’art. 119 del DL 34/2020 ed esprime la volontà dello Stato di riconoscere un importante credito d’imposta a fronte dell’esecuzione di alcuni lavori di riqualificazione degli edifici esistenti. Si è parlato tanto del Superbonus, discusso ed elaborato negli ultimi mesi e pensato con lo stesso obiettivo degli incentivi precedenti, ovvero di favorire l’esecuzione di lavori che altrimenti verrebbero trascurati o rimandati, con vantaggi per la qualità degli edifici, il comfort delle persone e l’economia del settore edile. Il Superbonus sarà operativo dal momento in cui saranno disponibili due provvedimenti, ovvero la circolare dell’Agenzia delle entrate e il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico.



Come funziona l’Ecobonus 2020?

Il credito di imposta riconosciuto ha un valore che corrisponde al 110% di quanto speso per gli interventi e sarà cedibile a soggetti terzi, come le banche o società come Enercom. Questo significa che il committente finale, anziché essere il beneficiario delle detrazioni fiscali, potrà ricevere direttamente uno sconto in fattura e cedere ad altri il credito d’imposta. Il Decreto Rilancio definisce dei limiti di spesa, che per gli interventi di isolamento termico sono:

  • 50.000 euro nel caso di edifici unifamiliari o di villette a schiera;
  • 40.000 euro per ogni unità immobiliare di edifici fino a 8 unità;
  • 30.000 euro nel caso di edifici che includono più di 8 unità, per ciascuna unità immobiliare.

Per la sostituzione degli impianti in edifici condominiali, con impianti centralizzati:

  • 20.000 euro per ogni unità immobiliare di edifici fino a 8 unità;
  • 15.000 euro per ogni unità immobiliare di edifici con più di 8 unità.

Per gli interventi sugli impianti di edifici singoli, invece, è il tetto è di 30.000 euro. Consapevole dell’importanza di questa manovra, Enercom si propone come partner per i lavori di riqualificazione energetica previsti con il Superbonus, offrendosi come unico e affidabile interlocutore, svolgendo sopralluoghi e preventivi gratuiti e assicurando lo sconto in fattura. Per chi è interessato, è possibile visitare la nostra pagina dedicata.



Chi ha diritto a richiedere la detrazione?

La detrazione è godibile da persone fisiche, condomini, cooperative per le abitazioni, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti del terzo settore. Inoltre, un cittadino privato può decidere di richiedere la detrazione per un massimo di due abitazioni, incluse le seconde case. Sono esclusi, però, gli interventi relativi ad abitazioni di tipo signorile, ville e castelli. Per quanto riguarda i limiti temporali di esecuzione dei lavori, invece, la nuova detrazione riguarda gli interventi realizzati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021, con un’estensione al 2022 solo per i lavori sostenuti dagli istituti autonomi case popolari.



Quali interventi permettono di accedere al Superbonus?

Il Superbonus è previsto gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica o sismica degli edifici. I principali lavori ammessi sono, per migliorare la classe energetica dell’edificio, la realizzazione dell’isolamento termico dell’involucro e la sostituzione degli impianti di climatizzazione. Le tecnologie ammesse sono, ad esempio, nuove caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi di teleriscaldamento o piccole centrali di microgenerazione.
Solo se abbinate a questi interventi, sono detraibili anche le spese per impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo per il fotovoltaico, ricarica per veicoli elettrici e gli interventi per l’efficienza previsti dall’attuale Ecobonus 2020. Ad esempio, tra questi ci sono l’installazione di schermature solari, la sostituzione degli infissi o il rifacimento del riscaldamento radiante. Il miglioramento energetico, comunque, deve essere di almeno due classi o raggiungere la classe energetica più elevata e dimostrato tramite un APE (Attestato di Prestazione Energetica).

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