pixel facebook Piano cottura: induzione o gas? Ecco le differenze

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Piano cottura: induzione o gas? Vediamo le differenze

Questo articolo parla di:pianocottura, induzione, gas

La scelta di un piano cottura a induzione o a gas dipende da molti fattori, non ultime le capacità culinarie del proprietario di casa. Tra queste rientra però anche la possibilità di risparmiare in bolletta. Vediamo come.

Chi ama cucinare saprà già che ci sono molte differenze tra un piano cottura a gas o a induzione. Queste due tipologie di fuochi hanno diverse capacità di cottura, richiedono batterie di pentole e padelle diverse e prevedono anche un diverso consumo di gas e luce. Scegliere uno o l’altro quindi influenzerà non solo le tue capacità di creare ottimi piatti, ma anche l’incidenza della bolletta sul bilancio familiare.

 

Ma come scegliere tra i due? Se devi cambiare il piano cottura o stai comprando e arredando una nuova casa, ti conviene studiare a fondo le caratteristiche e il consumo di un piano cottura a induzione rispetto a quello a gas. In questo modo potrai fare una scelta consapevole per te, la tua famiglia, il tuo hobby preferito e anche il tuo portafogli.

Piano cottura gas o induzione, le differenze

Il classico piano cottura a gas è quello presente nella maggior parte delle case italiane. Si tratta di un sistema a quattro, cinque o sei fuochi la cui fiamma regolabile è alimentata a gas. La sua comodità sta nella convenienza dell’acquisto (i piani cottura a gas sono certamente i più economici) ma anche nella praticità di utilizzo. Anche i meno avvezzi all’arte culinaria hanno dimestichezza con il piano cottura a gas, i cui difetti di sicurezza sono stati limati negli anni con l’aggiunta di valvole che interrompono la fornitura di gas in caso di perdite o dispersioni di qualsiasi tipo. Va anche detto che il piano cottura di questa tipologia non prevede l’uso di attrezzatura particolare: puoi cucinare con qualsiasi pentola o padella senza alcun problema.

 

Diversa è la situazione del piano in vetroceramica alimentato da una resistenza elettrica. A causa del suo consumo di energia che rende il conto salatissimo, raramente lo si installa nelle case. Infatti, il suo acquisto è molto costoso, bisogna munirsi di pentole adatte con il fondo perfettamente piatto e inoltre il consumo di elettricità sale alle stelle. Insomma, se non si vuole rischiare una bolletta veramente esagerata, non è la soluzione giusta per la cucina di casa.

 

L’ultima innovazione in fatto di cucine domestiche è il piano cottura a induzione, che rispetto a quello a gas è preferito per le cucine e le case di recente costruzione. Questo perché, rispetto ad altre soluzioni, permette di trasformare il 90% dell’energia prodotta in calore e quindi diminuire i tempi per la cottura delle pietanze. Ciò vuol dire che, se da un lato sarà possibile accedere a offerte luce e gas dedicate, dall’altro nessun kw di energia verrà sprecato. Un ottimo compromesso per chi desidera dedicarsi alla cucina con mezzi più moderni rispetto ai fuochi tradizionali, ma senza aumentare a dismisura i propri consumi.

Piano cottura a induzione, quanti kw servono?

C’è un piccolo dettaglio, che a prima vista sembrerebbe trascurabile ma a conti fatti non lo è. Il motivo per cui alcuni italiani preferiscono ancora il piano cottura a gas invece di quello a induzione è che non tutte le case possono reggerne i consumi. In poche parole, raramente ci si chiede, prima di installare una cucina con piano cottura a induzione, quanti kw servono. Eppure, è una domanda fondamentale.

 

Infatti, i kw richiesti da una cucina di questo tipo sono più elevati di quanto si possa pensare: è necessario un contatore da 4,5 o 6 kw, mentre la maggior parte delle abitazioni in Italia ha una potenza massima di 3. Questo è un bel problema, perché riduce le possibilità di scelta di chi vorrebbe acquistare una nuova cucina. Se hai fatto per bene tutti i conti e sei convinto di voler sostituire con un piano cottura a induzione quello a gas della tua vecchia cucina, puoi comunque risolvere il problema della potenza. L’aumento di potenza del contatore è infatti previsto dalla maggior parte dei fornitori di luce e gas.

Sicurezza massima per te e la tua famiglia

Nella scelta tra piano cottura a induzione o gas, considera anche i problemi di sicurezza a cui potreste incorrere sia tu che gli altri abitanti della casa (bambini compresi). Certamente ad oggi i fuochi a gas sono molto più sicuri di qualche decennio fa, però i pericoli legati a questa tipologia di cucine sono comunque presenti.

 

Oltre a diminuire, o meglio, a sfruttare in maniera intelligente i consumi, il piano cottura a induzione elimina completamente questo tipo di problemi. Garantendo così la massima sicurezza a tutti gli abitanti della casa e assicurandoti lunghe sessioni di cucina e pasticceria senza intoppi.   
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