Viene definita mobilità sostenibile quella che consente al maggior numero di cittadini di un determinato territorio di usufruire di tutti i mezzi di mobilità nella maniera meno inquinante possibile. Per questo specifico scopo sono stati istituiti i PUMS (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile).

 

Per la prima volta, questa dicitura è apparsa nel DM n. 397 del 04.08.2017 "Individuazione delle linee guida per i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile". Il suo obiettivo è quello di rendere il trasporto di persone e merci all’interno e all’esterno delle città sempre più semplice, pulito e accessibile a tutti. Con notevole vantaggio per le nostre città, i nostri cittadini e il pianeta intero.

 

Ma come si può applicare un modo di vivere più green alla frenesia delle città e ai ritmi forsennati dei lavoratori? Prendendo tutto con più leggerezza e rallentando i ritmi delle nostre attività quotidiane.

Piano Urbano Mobilità Sostenibile: gli obiettivi

All’interno del quadro più ampio dell’Agenda 2030, il PUMS si pone numerosi obiettivi per rendere più vivibili e meno inquinate le nostre città. Tra questi:

1. migliorare l’accessibilità ai mezzi di trasporto abbattendo barriere economiche e di status sociale;
2. diminuire sensibilmente l’impatto ambientale dei trasporti urbani ed extraurbani;
3. migliorare la sicurezza stradale e la salute pubblica;
4. incentivare i cittadini all’uso di mezzi di trasporto ecologici e alternativi;
5. aumentare l’impiego di fonti di gas e luce rinnovabili;
6. ridurre l’inquinamento ambientale e acustico nelle zone urbane;
7. rendere complessivamente più vivibili e attraenti le aree metropolitane.

 

Come prevedibile, obiettivi tanto complessi si possono raggiungere solo con l’impiego di numerose forze e l’avvio di progetti di mobilità urbana sostenibile. Ne sono un esempio i servizi di bike sharing nelle principali città italiane, l’introduzione di mezzi pubblici alimentati con fonti di energia rinnovabili, le iniziative a favore della mobilità sostenibile in bicicletta.

Settimana della Mobilità Sostenibile in Europa

La Commissione Europea ha annunciato l’istituzione della Settimana della Mobilità Sostenibile in tutta Europa, identificata nei giorni che vanno dal 16 al 22 settembre. In questo periodo tutte le grandi e piccole città saranno invitate a lanciare iniziative, creare progetti ed eventi con lo scopo di migliorare il livello di sostenibilità delle proprie comunità.

 

In questo momento, a guidare l’Europa nel campo della mobilità sostenibile sono la Germania, la Francia e la Spagna, con città modello che hanno vinto gli European Mobility Week Awards del 2020. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile prevede infatti l’adozione di iniziative a lungo termine (fino a 10 anni, per raggiungere la data-simbolo del 2030), ma anche di tappe intermedie in cui controllare e modificare la rotta delle iniziative attualmente in atto. La settimana della Mobilità Sostenibile in Europa è una di queste date, in cui vengono controllati e premiati i successi delle città più green.

Cosa si fa in Italia per promuovere la mobilità sostenibile?

Oltre alle iniziative di aziende private, nel nostro Paese sono i sindaci a controllare che i punti principali del Piano Urbano Mobilità Sostenibile vengano applicati nel migliore dei modi nel proprio territorio.

 

In questo senso i PUMS si legano strettamente a quelli che vengono definiti PAES (Piano Azione Energia Sostenibile), anche questi volti al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Ogni Comune italiano è responsabile dell’applicazione delle linee guida e dei suggerimenti della Commissione Europea in fatto di introduzione di energie rinnovabili e fonti inesauribili, anche nel settore dei trasporti.

Vivere la città in maniera sostenibile

Il risultato che l’Italia, l’Europa e il mondo intero si prefiggono è quello di cambiare il modo in cui i cittadini vivono e si muovono sul territorio. Un Paese come il nostro, con la sua straordinaria varietà paesaggistica e naturalistica, è il terreno giusto per la mobilità sostenibile per definizione.

 

Si tratta di un nuovo modo di vivere che coniughi il rispetto per l’ambiente ai ritmi smart delle città di oggi, non necessariamente in conflitto. Ogni istituzione e ogni cittadino sa che proteggere l’ambiente significa proteggere il nostro pianeta, anche a costo di modificare leggermente le nostre abitudini personali.

 

Così incentivare un modo green di spostarsi da un quartiere all’altro, proporre gite in bicicletta o a piedi invece dell’autobus, sostituire i combustibili fossili con fonti di energia sostenibile può essere un vantaggio per tutti. E perché no, magari il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile ci insegnerà a vivere meglio le nostre città.