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I bambini delle fate: un modo nuovo di fare sociale

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Enercom e la responsabilità sociale d’impresa

Grazie alla responsabilità sociale d’impresa un’azienda si impegna per la realtà locale in cui è immersa, inserendo nella propria strategia aziendale un impegno di carattere sociale. Enercom crede fortemente nel sostegno del territorio, perché i clienti, la comunità locale e l’impresa stessa sono fatti di persone e proprio per questo meritano attenzione particolare.

Tra le realtà che Enercom sostiene con il proprio contributo, ce ne è una particolarmente speciale, quella de “I bambini delle fate”, grazie alla quale contribuisce allo sviluppo del progetto “0-30 passi da gigante”. Il progetto, della Fondazione Sospiro, ha lo scopo di ridurre le criticità per giovani e adulti con autismo nel territorio di Cremona, oltre a quello di favorire la loro inclusione sociale e lavorativa.



La storia dell’associazione

“I bambini delle fate” è un’impresa sociale nata ormai più di 15 anni fa, dall’idea dell’imprenditore – e soprattutto papà – Franco Antonello. Se conoscete già “I bambini delle fate”, sicuramente avrete presente il suo volto e quello sorridente del figlio Andrea, un ragazzo con autismo. Franco ha avuto modo di conoscere diverse associazioni e altri genitori, come lui di bambini autistici, scoprendo le difficoltà e, purtroppo, spesso anche la disperazione di molti loro. Ma l’autismo non dovrebbe impedire a nessuna famiglia o ragazzo di poter fare e vivere come tutti gli altri. E fu proprio così che Franco Antonello, andando contro tutto e tutti, decise di partire con il figlio Andrea per un viaggio di 4 mesi, per fargli scoprire il mondo. Questa bellissima storia è raccontata anche in un libro, “Se ti abbraccio non avere paura”, che racconta come un’avventura intensa e sorprendente abbia aiutato entrambi. Il titolo di questo libro a sua volta ha una storia tutta sua. Andrea, fin da bambino, aveva l’abitudine di correre incontro alle persone ed abbracciarle, ma crescendo correva il rischio di spaventarle. Ecco perché la maglietta con la frase che poi ha dato il titolo al libro, per avvisare le persone che quello di Andrea era un semplice abbraccio di un ragazzo speciale, ma innocuo.



I progetti e l’impegno de “I bambini delle fate”

Partendo dai limiti e dalle problematiche riscontrate in altre associazioni conosciute in prima persona, Franco Antonello mette in campo le proprie competenze imprenditoriali e fonda nel 2005 un’associazione che possa fare sociale in un modo nuovo. Come? Offrendo sostegno a progetti e percorsi di inclusione gestiti da partner locali in modo continuativo e sicuro, coinvolgendo gli imprenditori del territorio. Un comitato scientifico individua le strutture e i progetti che possono essere finanziati dalle aziende, attraverso un contributo regolare. Gli imprenditori che si impegnano con “I bambini delle fate” vanno poi a comporre e alimentare un elenco, di circa 800 nomi, regolarmente pubblicato sulle principali testate nazionali e locali. Nel maggio del 2018, poi, l’associazione si trasforma in un’impresa (SPA), per crescere ancora di più e poter alzare l’asticella delle possibili donazioni degli imprenditori. 

I ragazzi autistici hanno il diritto di accedere alle possibilità che hanno tutti gli altri ragazzi, per quanto necessitino di un’attenzione particolare. Ma più difficile non vuole dire né che sia impossibile, né che non ne valga la pena. Fare Impresa nel Sociale è una campagna nazionale che, partendo da questo presupposto, si rivolge agli imprenditori, perché solo le persone possono fare la vera differenza. Una frase di Franco Antonello che descrive in modo efficace questa idea è “mentalità imprenditoriale e cuore nel sociale”.


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