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L'ENERGIA NEL MONDO

Energia da biomasse: cos'è e come funziona

Questo articolo parla di:biomasse, rinnovabili

La biomassa per definizione è un insieme di organismi animali o vegetali (alberi, foglie, letame di animali, scarti di lavorazione agroalimentare). Il suo utilizzo per produrre energia rinnovabile può essere una vera e propria rivoluzione verso l’accesso a fonti pulite e inesauribili.

 

Per questo l’energia da biomassa viene considerata un elemento cruciale nella risoluzione di due dei più grandi problemi del pianeta: l’accessibilità all’energia per tutti e lo smaltimento dei rifiuti in maniera produttiva.

Come si produce l’energia da biomasse?

Le centrali che sfruttano l’energia da biomasse usano il metodo della combustione. Gli organismi vegetali e gli scarti di produzione agroalimentare vengono bruciati in apposite camere di combustione. L’acqua della caldaia all’interno della centrale si riscalda, produce vapore e questo aziona una turbina. Il vapore viene poi nuovamente trasformato in acqua grazie a un condensatore e l’acqua è re-immessa dal condensatore nella caldaia. La turbina, a sua volta, fa ruotare il rotore di un alternatore che produce corrente elettrica alternata.

 

Quindi la combustione di biomasse produce energia in maniera semplice, pulita e quasi del tutto sostenibile. Non va dimenticato inoltre che le biomasse per definizione sono rifiuti, scarti che andrebbero smaltiti e invece in questo modo assumono nuova vita. Il problema dei rifiuti e quello dei combustibili fossili si risolvono con un’unica centrale che opera a energia da biomasse.

Vantaggi e svantaggi della biomassa

Il primo e più evidente vantaggio è quello di migliorare lo smaltimento dei rifiuti organici, che invece di finire nell’inceneritore vengono inseriti nel processo di creazione dell’energia da biomasse. Inoltre, essendo tutti elementi organici, quelli che vengono bruciati sono già parte del naturale ciclo del carbonio e quindi non incrementano i livelli di gas serra né incidono sul riscaldamento globale.

 

Ma ci sono degli svantaggi nell’usare le biomasse per l’energia? Sì e questi riguardano principalmente gli alti costi di lavorazione a cui gli scarti vanno sottoposti prima di entrare in una centrale a biomasse. D’altra parte, creare delle zone di coltivazione di prodotti appositi per l’energia da biomasse toglierebbe spazio alle coltivazioni agricole alimentari.

 

Quindi in sostanza usare la biomassa come fonte di energia rinnovabile ha i suoi pro e contro e per questo è ancora così poco sfruttata nella realizzazione di luce e gas da fonti pulite.

Come si comporta l’Italia nei confronti dell’energia da biomasse?

Seppure ancora poco utilizzata rispetto agli impianti eolici e fotovoltaici, l’impiego di biomasse per produrre energia sta prendendo piede in tutta Europa. L’Italia in particolare è un Paese ad alto potenziale bioenergetico grazie alla sua conformazione territoriale e al suo clima. Alcune importanti centrali di realizzazione di energia da biomasse sono già presenti in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.

 

A livello europeo, accanto all’Italia, Paesi come il Regno Unito, la Finlandia e i Paesi Bassi sono considerati attualmente quelli con le centrali più avanzate e i sistemi più efficienti. Il mondo però si sta pian piano sensibilizzando verso la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili varie, compresa la biomassa, e quindi è prevedibile che nei prossimi anni altre nazioni si aggiungano a queste.

Il ruolo dell’energia da biomasse nel futuro

Secondo gli accordi sul clima firmati a Parigi nel 2015 e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta dai Paesi dell’Onu, un cambio di rotta in campo energetico è necessario da parte di tutto il mondo occidentale. Il modo in cui si produce e si consuma energia è infatti uno dei principali motivi del riscaldamento globale e delle terribili conseguenze sull’ambiente.

 

Inoltre, sfruttare le energie rinnovabili (che comprendono le biomasse accanto all’eolico, al fotovoltaico, alle centrali idroelettriche) permetterebbe un più equo accesso all’elettricità da parte di tutti. I paesi più sviluppati hanno il compito di guidare questa transizione e supportare quelli in via di sviluppo nel settare i giusti obiettivi da raggiungere in campo energetico e ambientale.

Possono farlo solo prendendo sul serio tutte le alternative ai combustibili fossili, compresa l’energia da biomasse, e mettendo in piedi un sistema di sfruttamento e controllo delle risorse che sia più sostenibile per il pianeta. Il compito dei cittadini, in tutto ciò, è fare scelte consapevoli nell’uso di gas e luce negli ambienti pubblici e privati.   
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