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Aumento potenza contatore: come fare?

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Nella casa di una famiglia media sono presenti numerosi elettrodomestici. Oltre a svariate tv ci sono la lavastoviglie, la lavatrice, magari un impianto di condizionamento dell’aria, un deumidificatore, ventilatori, stufe elettriche e quant’altro. E poi gli immancabili in ogni cucina: frigorifero, forno, congelatore…

 

Insomma, è possibile che quando in casa sono presenti molte persone, ognuna con esigenze diverse, la potenza del proprio contatore non sia più sufficiente. Accade così che, mentre qualcuno ha acceso il forno per preparare la cena e qualcun altro sta usando il phon dopo la doccia, un terzo membro della famiglia accenda la lavatrice e la corrente elettrica salti.

 

Come evitare tutto ciò? Dal 2017 sono state introdotte nuove normative per l’aumento di potenza del contatore, che permettono di portarla da 1,5 a 3 o 4,5 kW e oltre. Vediamo come e con quali costi.

Qual è la potenza del contatore?

Si tratta della massima quantità di energia che il contatore può erogare in un dato momento all’interno dell’abitazione. Il numero è leggermente più basso della cosiddetta potenza disponibile e viene stabilito al momento della stipula delle offerte luce e gas. Quindi, se in questo momento non sei sicuro di quale sia la potenza del tuo contatore, la trovi in bolletta. Solitamente è nella seconda pagina, alla voce “dati di fornitura” o “tipologia di contratto”.

 

Se hai frequenti problemi di interruzione dell’energia elettrica o hai aggiunto da poco dei nuovi elettrodomestici in casa, potresti aver bisogno di un aumento di potenza del contatore. Puoi richiederlo tranquillamente rivolgendoti al servizio clienti del tuo fornitore di energia.

Costo aumento di potenza del contatore

Ad aprile 2017 il costo di aumento di potenza del contatore è stato ridotto per i successivi due anni. Questa scelta è stata poi ulteriormente prorogata. Al momento, per le utenze domestiche dei clienti del mercato tutelato, i costi sono questi:

 

  1. Un contributo fisso amministrativo di 25,51 € richiesto dal distributore (eliminato fino a dicembre 2023 per le utenze domestiche);
  2. Una quota potenza pari a 70,41 €/kW relativa alla potenza aggiuntiva richiesta (ridotta a 55,66 per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
  3. Un contributo fisso di 23 €, per la gestione della pratica del fornitore.

 

Il mercato libero, come sai, prevede maggiori possibilità di incorrere in offerte vantaggiose per la fornitura di luce e gas e anche per l’aumento di potenza del contatore. Rivolgiti al tuo fornitore per conoscere il costo di questa pratica e le eventuali promozioni in corso.

Aumento di potenza: costi e benefici

Chiaramente scegliere di aumentare la potenza del tuo contatore comporta anche un relativo aumento nei consumi in bolletta. Questa però è una tua scelta personale: se decidi per l’aumento di potenza del contatore, potrai usare tutti gli elettrodomestici che ti servono ma avrai delle conseguenze sul portafogli. Altrimenti, sarai costretto a ridimensionare l’uso dell’energia elettrica in casa o scegliere delle offerte più convenienti.

 

Il beneficio è quello di non avere più interruzioni improvvise e sovraccarichi di elettricità e di poter usufruire di tutti gli elettrodomestici che rendono la vita più semplice a te e ai tuoi coinquilini o ai membri della tua famiglia.

 

Nel caso di ripensamenti, puoi comunque ritornare alla potenza precedente o addirittura ridurla ancora. Se sei stato tu stesso a richiedere un aumento di potenza del contatore, puoi disdire gratuitamente. Nella bolletta successiva ti verranno stornati i costi dell’aumento e tornerai alla potenza precedente. Se invece il cambiamento è stato effettuato da un inquilino precedente, ti toccherà pagare le tariffe di cui sopra per modificare la potenza del tuo contatore.

Qualche esempio pratico

Ma come fare a capire esattamente di che potenza ha bisogno la tua casa? Valuta prima di tutto il numero di elettrodomestici presenti, la loro classe energetica e la frequenza con cui li usi. Ecco qualche esempio dal quale prendere spunto.

 

Hai un’abitazione molto piccola, che dispone solo di frigorifero e illuminazione elettrica? Ti basterà la potenza minima di 1,5 kW. Se possiedi anche elettrodomestici di base (televisore, lavatrice, lavastoviglie) e una famiglia media, sarà meglio impostare la potenza a 3 kW. Un’impostazione superiore può essere utile se in casa ci sono altri elettrodomestici come condizionatori, scaldabagno, asciugatrice, cucina elettrica o pompa di calore.

  
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