pixel facebook Cos'è l'Attestato di Prestazione Energetica?

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Cos'è l'Attestato di Prestazione Energetica?

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L’APE o Attestato di Prestazione Energetica è un documento ufficiale che descrive le caratteristiche energetiche di un immobile. Può trattarsi di un edificio, di una villetta, di un appartamento o di altre categorie immobiliari. Per un proprietario di casa, avere l’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio se si vuole vendere o affittare l’immobile.

 

Qui ti spiegheremo chi può redigere questo documento, quanto costa e a chi serve averne uno. Considerate le normative vigenti, infatti, può essere utile anche per usufruire del bonus al 110% sugli adeguamenti energetici promosso dal governo.

Attestato di Prestazione Energetica: la normativa

Dal 1° luglio 2009 l'APE deve essere redatto obbligatoriamente in caso di compravendita di un immobile e, dall’anno successivo, anche per la locazione. Con la normativa di legge 90/2013, inoltre, viene richiesto anche nei casi di donazione, di ristrutturazioni importanti e strutturali, per tutti gli edifici pubblici e per chi voglia usufruire del Superbonus o dell’Ecobonus.

 

Questo certificato, che è andato a sostituire il precedente ACE, serve infatti a conoscere i dettagli del consumo e dello spreco di gas e luce all’interno di un edificio. Per questo è importante che chi vuole acquistare o affittare un immobile abbia ben chiaro questo prospetto, tanto che è stato reso obbligatorio anche all’interno degli annunci immobiliari.

Come si redige l’APE?

Su internet troverai sicuramente un modello di Attestato Prestazione Energetica editabile, ma sappi che non basta. Ti serve infatti un professionista che faccia un sopralluogo sull’immobile e ne accerti le caratteristiche. Di solito si tratta di ingegneri edili, architetti, geometri o altre figure che abbiano ottenuto l’apposito accredito. Per alcune regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Sicilia, Marche) il catalogo degli esperti accreditati è pubblico e consultabile online.

 

Una volta trovato il professionista giusto per te, per redigere l’Attestato di Prestazione Energetica dovrà recarsi sul posto e valutare le caratteristiche dell’edificio. Tra queste:

  1. le dimensioni dell’immobile;
  2. la sua esposizione;
  3. le caratteristiche di isolamento e muratura;
  4. la tipologia degli infissi;
  5. i sistemi di riscaldamento, raffrescamento e fornitura d’acqua;
  6. l’eventuale presenza di un sistema di ventilazione;
  7. l’eventuale utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

 

Grazie a specifici software, il professionista accreditato inserisce tutti questi parametri e ottiene il calcolo della fascia a cui appartiene l’immobile. Attualmente ci sono dieci fasce che vanno dalla G alla più virtuosa A+++. Una volta redatto, il certificato varrà massimo dieci anni, ammesso che la revisione della caldaia venga effettuata correttamente ogni anno.

APE esempi pratici di Attestato Prestazione Energetica e costo

Cercando il professionista adatto alle tue esigenze, ti accorgerai che i prezzi sono estremamente variabili. Per un appartamento di medie dimensioni il costo può variare dai 50 ai 300 euro. Quindi come fare a capire quanto costa l’Attestato di Prestazione Energetica per la tua situazione specifica? Richiedi diversi preventivi, informati sulle metodologie di misurazione e sulla presenza del professionista nel relativo albo di certificatori accreditati della tua regione.

 

Puoi richiedere un APE anche online, attraverso ditte che si occupano proprio di questa tipologia di certificazioni. Ricorda solo di affidarti ad aziende specializzate e perfettamente in regola con le normative vigenti.

Attestato di Prestazione Energetica, quando non serve

Come già detto, questa certificazione è obbligatoria se hai intenzione di vendere o affittare un immobile, per gli edifici pubblici e per accedere ai bonus governativi per l’adeguamento al risparmio energetico. Non dimenticare poi che si tratta di un documento importante anche per te. Qui puoi vedere quanto consumi e come risparmiare sulle bollette di luce e gas, quali migliorie apportare al tuo immobile e altro ancora.

 

Ci sono però dei casi in cui non sei obbligato ad avere un APE.

  1. Se la superficie dell’edificio è minore di 50 metri quadri ed è isolato da altre abitazioni.
  2. Se il tuo è un edificio industriale o artigianale, i cui metodi di riscaldamento e raffrescamento dipendono dall’uso dei macchinari.
  3. Se l’edificio è adibito a luogo di culto.
  4. Se l’edificio agricolo o rurale non è usato a fini residenziali.
  5. Nel caso di ruderi o edifici in costruzione allo stato di “scheletro naturale” o “al rustico”, a meno che non venga richiesto da atto notarile.

 

In tutti gli altri casi, anche se non fosse in atto una compravendita o una locazione, il suggerimento generico è quello di ottenere un Attestato di Prestazione Energetica da chi lo rilascia. Servirà ad aumentare il valore dell’immobile un domani e a suggerire nuovi metodi di risparmio energetico fin da subito.

  
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